Arte e cultura


Ai margini del centro storico, da non perdere il Castello visconteo - oggi sede dei Musei civici che conservano opere di Bergognone, Antonello da Messina, Gian Domenico Tiepolo e Francesco Hayez - San Pietro in Ciel d’Oro, gioiello romanico con le spoglie di Sant’Agostino e la Certosa di Pavia, capolavoro rinascimentale con le tombe di Ludovico il Moro e Beatrice d’Este.

Chiese e monumenti


Le chiese di Pavia


Città di cultura e terra di santi, Pavia si colloca a giusto titolo tra le destinazioni turistiche di grande interesse in quanto si trova ad essere crocevia dei cammini di fede che rivestono una grande importanza per l’Europa e tra i quali citiamo: la Via Francigena, il Cammino di San Martino di Tours, quello di […]

Approfondisci

Certosa di Pavia: dove si trova e come arrivare


La Certosa di Pavia: dove si trova e come arrivare. Orari di visita e informazioni per arrivare in auto, con il treno o con la bicicletta

Approfondisci

Università degli Studi di Pavia


E’ l’ateneo più antico della Lombardia e uno dei più importanti d’Europa. Galeazzo II Visconti ne promosse l’apertura nel 1361 attivando gli studi di diritto, medicina, filosofia, arti liberali e richiamando studenti da tutta Europa. Molti i docenti di fama nazionale e internazionale che hanno tenuto corsi presso l’università tra cui si ricordano Lazzaro Spallanzani, Alessandro Volta, Ugo Foscolo e Camillo Golgi.

Approfondisci

Ponte Coperto


Alla fine di corso Strada Nuova, quale collegamento con Borgo Ticino e lungo l’antica direttrice verso Genova, si trova il Ponte coperto realizzato nella forma attuale dopo l’ultimo conflitto mondiale. Dell’antico ponte romano si possono vedere ancora le fondazioni dei piloni nei periodi di secca del Ticino, mentre del suo rifacimento medievale rimangono ancora visibili gli attracchi alle due rive.

Approfondisci

Basilica di San Michele Maggiore


La basilica di San Michele Maggiore, capolavoro del romanico lombardo risalente al secolo XI, rientra tra le chiese più importanti e conosciute dell’area padana. Essa si discosta dalle altre chiese locali per l’utilizzo estensivo, sia per quanto riguarda la struttura sia per le decorazioni, della fragile pietra arenaria color ocra al posto del tradizionale cotto e per la ricchezza delle fasce scolpite con motivi zoomorfi

Approfondisci

Castello Visconteo


Il Castello visconteo fu concepito come dimora per l’esercizio delle arti liberali e per lo svago nel 1360, all’inizio della signoria di Galeazzo II Visconti, che pensò anche a un collegamento con la vicina città di Milano attraverso un canale navigabile, quello che sarà chiamato più tardi il Naviglio.

Approfondisci

Basilica di San Pietro in Ciel d’Oro


La basilica di San Pietro in Ciel d’Oro, situata a pochi passi dal centro storico e dal maestoso Castello visconteo, venne eretta in epoca longobarda e, in seguito, ricostruita in forme romaniche. La tradizione vuole che la chiesa sia stata fondata dal re longobardo Liutprando per ospitare le spoglie di Sant’Agostino, qui traslate nell’VIII secolo dalla Sardegna, ma è più probabile che il sovrano abbia depositato la preziosa reliquia in un edificio di culto preesistente.

Approfondisci

Musei e Gallerie


I longobardi nella Pianura Padana: storia ed eredità


Cosa vedere e dove andare per conoscere i longobardi, nelle città della pianura padana. Storia, spunti e suggerimenti per conoscere la storia longobarda.

Approfondisci

Musica e teatro


Teatro Cesare Volta


Il teatro Cesare Volta nacque negli anni ’70 come sala cinematografica e teatrale in un quartiere periferico popolare, in piazzale Salvo d’Acquisto, e la particolare struttura a cubo e il colore verde le valsero il nome di “Cubo Verde”. Il target principale, a cui da subito si rivolse la sala, era quello dei bambini e delle loro famiglie. Nel 2007 l’Amministrazione comunale apportò nuove migliorie alla struttura e ne fece un polo per ragazzi a livello provinciale

Approfondisci

Teatro Gaetano Fraschini


Il primo teatro pubblico cittadino si deve all’iniziativa di quattro esponenti del patriziato locale, da cui l’antica denominazione di “Teatro dei Quattro Cavalieri”. Il progetto fu affidato a uno dei massimi architetti teatrali e scenografi tardobarocchi dell’epoca, Antonio Galli Bibiena. Divenuto di proprietà comunale nella seconda metà dell’800 (1868), fu intitolato al patriota pavese Gaetano Fraschini, celebre tenore verdiano.

Approfondisci