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Il piacere dell'arte a cielo aperto, con gli occhi che colgono testimonianze del passato e segni del tempo che cambia, tra la solennità dei luoghi di culto e la vivacità della gente per le strade. Reperti di primitiva architettura longobarda, basiliche romaniche, battisteri gotici e qua e là, nelle strade e nelle piazze acciottolate, capolavori di scultura barocca. Passeggiare per i centri storici di queste città vuol dire fare un viaggio nel tempo, in oltre venti secoli di guerre, fede e passione.

È un vero tuffo nel passato quello che si fa visitando le città del circuito. Si torna indietro al '200 nella Basilica di Sant'Andrea a Vercelli, costruita in soli nove anni, tra il 1219 e il 1227. Considerare un capolavoro questa Chiesa è riduttivo: è infatti di una delle prime costruzioni in Italia a presentare i tipici elementi dell'arte romanica armoniosamente intrecciati a quelli dell'arte gotica.

Il connubio dà vita ad una architettura slanciata, di grande suggestione, resa ancora più elegante dagli influssi normanni e provenzali. Anche il sito patrimonio Unesco di del Monastero di San Salvatore a Brescia, poi di Santa Giulia riporta all'epoca medioevale: fu fondato per volontà del re longobardo Desiderio e di sua moglie Ansa nel 753 d.C., su un'area precedentemente occupata da domus romane. I molti ampliamenti e ricostruzioni succedutesi nei secoli hanno dato forma al suggestivo complesso articolato attorno a tre chiostri, oggi sede di un interessante museo.

Risale al Medioevo pure il Palazzo della Ragione nella Piazza Vecchia, il cuore di Bergamo. Edificato nella seconda metà del XII secolo, modificato nel '400 e poi nel XVI secolo, è affiancato dalla Torre Civica, sempre del XII secolo, mentre di fronte si trova il Palazzo Nuovo, progettato da Andrea Vannone (1598) e poi da Vincenzo Scamozzi (1611). Ma basta vedere la Basilica di Santa Maria Maggiore per tornare indietro: iniziata nel 1137, ha un ingresso monumentale del '300, mentre la famosa Cappella Colleoni è del '400.

Ritornano i longobardi con il Duomo di Monza: si sviluppò sull'antico oraculum voluto nel VI sec d.C. da Teodolinda. Ma di grande impatto è la Villa Reale, costruita tra il 1777 e il 1780 dall'imperial regio architetto Giuseppe Piermarini, per volere dell'arciduca Ferdinando d'Asburgo, Governatore Generale della Lombardia austriaca, grazie al cospicuo finanziamento elargito dalla madre, l'imperatrice Maria Teresa d'Austria. Di grande interesse, all'interno, gli appartamenti reali di Umberto e Margherita e la cappella, felicissima elaborazione piermariniana a pianta centrale. Notevoli pure i Giardini Reali, i primi in Italia concepiti secondo le modalità tipologiche del giardino "all'inglese", con ricche e rare essenze floreali, macchie di alberi alternate a distese di prati, grotte, acque.

È invece il Rinascimento il periodo che si gode andando a Lodi e visitando il suo massimo monumento artistico, l'Incoronata. La chiesa è opera di Giovanni Battaggio, che, lavorando sulla tipologia a pianta centrale, rielaborò vari spunti della chiesa milanese di San Satiro del Bramante.

Anche uno dei più importanti tesori di Pavia è religioso: la Certosa, fondata nel 1396 da Gian Galeazzo Visconti, che voleva fare della chiesa dedicata a S. Maria delle Grazie il mausoleo della sua dinastia. I lavori proseguirono fino al XVIII sec., così il complesso offre esempi artistici e architettonici lombardi dal '300 al '700, con contributi importanti, Giovanni Antonio Amadeo, Cristoforo Solari, Ambrogio da Fossano detto il Bergognone, Bernardino Luini, Pietro Vannucci detto il Perugino, Morazzone, Guercino, i fratelli Procaccini, Cerano, Daniele Crespi.

A Cremona, il complesso di San Sigismondo testimonia la grandezza pittorica del Cinquecento cremonese. Costruito tra il 1463 e il 1492, venne però affrescato a partire dal 1535. Il risultato è uno dei più significativi complessi decorativi del Manierismo dell'Italia settentrionale, stilisticamente armonico e unitario nonostante l'intervento di diversi artisti.

Si torna al '200 ammirando Palazzo Gotico, a Piacenza, voluto nel 1281 da Alberto Scoto. Di stile lombardo ogivale, con la cornice ornata da archetti, la merlatura ghibellina a coda di rondine, la torretta centrale che racchiude il campanone e le due torrette laterali, è un insigne esempio di architettura civile medioevale. Come è Il Duomo, uno dei monumenti religiosi più insigni del Nord Italia, costruito tra il 1122 e il 1233.

Al Medioevo appartengono pure i gioielli di Parma, il Duomo e il Battistero. Il primo, dedicata all'Assunta, fu iniziato nel 1059, con facciata racchiusa da due torri, di cui solo una realizzata. Il secondo è il capolavoro dell'Antelami, che diresse l'opera e realizzò quasi per intero la mirabile decorazione plastica dell'edificio.

Ma è nella Cattedrale di Reggio Emilia che si consuma il matrimonio tra antico e moderno: nella chiesa costruita nell'857, rimaneggiata nel XV secolo, con una strepitosa cripta del '200, hanno trovato posto opere di arte moderna: l'altare di Claudio Parmiggiani, la gradinata e il leggio dell'Ambone di Hidetoshi Nagasawa e il candelabro di Ettore Spalletti. Mentre a Modena, con il Duomo e la torre Ghirlandina, il tuffo nel Medioevo è inevitabile.

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